ANNO X NUMERO 3 - 4                          NOVARA SETTEMBRE DICEMBRE 2004

La Gazzetta del Parco

ASSOCIAZIONE AMICI DEL PARCO DELLA BATTAGLIA  

ANCORA DUE NUMERI DEL NOTIZIARIO IN UNO

Il nostro notiziario trimestrale sta forse diventando quadrimestrale? No, nelle intenzioni; nei fatti però è già il secondo anno di seguito che ciò si verifica e questo non possiamo nasconderlo. In realtà, oltre alle ragioni già illustrate sul corrispondente numero dell’anno scorso (difficoltà a strappare il tempo per la redazione da parte dell’estensore e attesa di novità importanti), si è sommato l’anticipo del tradizionale pranzo sociale di fine anno, che si terrà il 5 dicembre prossimo con 10-15 giorni di anticipo rispetto al recente passato, e le relative necessità di comunicazione che, per ragioni di economia (e chi non ne fa di questi tempi!) abbiamo fatto coincidere con l’invio della Gazzetta.

Ci auguriamo che i Soci comprendano e ci perdonino. Comunque cerchiamo di ricambiare con la qualità e l’interesse degli articoli. In particolare, con quello che segue, a firma - finalmente! - di una Socia e, per di più, di origini austriache, che ha partecipato alla gita in Repubblica Ceca (ex Impero Asburgico, dunque pur sempre “casa” per l’amica Doris!) organizzata dal Gruppo Storico in risposta all’invito degli amici e compagni d’arme di Náchod e avvenuta dal 9 al 14 settembre scorso.

 UN VIAGGIO MEMORABILE IN TERRA CECA

Appena salita sul pullman, ho capito subito che non mi sarei annoiata né durante il viaggio, organizzato, per la seconda volta, dal Gruppo Storico 1849, né durante il soggiorno in terra ceca, offerto dal Gruppo Storico di Náchod, comandato da Radek Teichman, per partecipare ai festeggiamenti dei 750 anni dalla prima menzione storica di Náchod, cittadina nei Sudeti, al confine con la Polonia. Il viaggio è stato lungo, ben 18 ore di pullman, ma ne è veramente valsa la pena. Eravamo una “combriccola” molto eterogenea quanto a provenienza (ne facevano parte gli amici del Gruppo Storico Pietro Micca di Torino e del Carosello Storico 3 Leoni di Somma Lombardo, provenienti anche dal Bresciano e dal Mantovano), età e professione, ma certamente con degli interessi in comune come la storia, le armi e le divise.

Arrivati all’Hotel Bonato di Náchod - in una posizione stupenda in mezzo al verde - siamo stati accolti dalla famiglia Teichman al completo e da altri amici del gruppo storico locale, nonché da Daniel Zucconi, il nostro indispensabile interprete - meno male che c’era lui -: desidero esprimere un sincero ringraziamento proprio a Daniel per aver svolto egregiamente il suo lavoro non sempre facile. Per il nostro soggiorno gli amici di Náchod avevano preparato un programma molto intenso, con momenti seri, divertenti e, a volte, commoventi. La giornata seguente, presentatasi con un sole stupendo, è iniziata con una visita al Pivovar Broumov (birrificio)....naturalmente con degustazione della squisita birra locale...., seguita da una escursione indimenticabile alla “città nella roccia” di Adršpach, gigantesche e bizzarre formazioni calcaree in mezzo ad un parco naturale. Nel pomeriggio pochi elementi “scelti” del nostro gruppo sono stati chiamati a partecipare - alla presenza delle massime autorità locali e straniere - all’apertura ufficiale dei festeggiamenti, avvenuta con una rappresentazione musicale a teatro seguita da una cena di gala riservata ai VIP. A noi, invece, è stata offerta una bella visita guidata al museo civico e una tranquilla colazione in albergo.

Tutto il giorno successivo - un sabato - è stato dedicato ai festeggiamenti del 750° anniversario di Náchod: al mattino si è svolto un grande corteo con tutti i gruppi storici invitati, artisti, scolaresche, ecc. ...un enorme afflusso da ogni dove. Nelle piazze principali della città erano allestiti palchi per i discorsi ufficiali, gli spettacoli e i concerti. Bancarelle ovunque con prodotti dell’artigianato locale, cartoline con annulli emessi per l’occasione, dolcetti tipici della Boemia....in poche parole, una giornata di festa per tutti! All’ora di pranzo, tutti i gruppi sono stati riuniti nella mensa di una scuola dove hanno consumato il pasto tutti assieme: un momento davvero simpatico ed il modo migliore per fare amicizia. Il momento clou del pomeriggio è stata la rappresentazione storica con battaglia nella piazza del municipio, cui hanno partecipato tutti i gruppi in divisa. Il più applaudito e fotografato è stato senz’altro il nostro, cui è stata prontamente perdonata una salva di fucileria partita un po’ in anticipo: capire gli ordini in ceco non è indubbiamente cosa facile!

La giornata di domenica ci ha riservato delle belle sorprese. In mattinata siamo stati ricevuti dal sindaco e dal vice-sindaco di Jaromeř, che ci hanno accompagnato al cimitero militare: un momento veramente toccante quando, davanti alla targa dedicata ai 466 soldati italiani morti in prigionia nella fortezza durante la Prima Guerra Mondiale, hanno deposto una corona d’alloro e un bouquet di garofani.. Penso che anche la visita al piccolo ma ricco museo militare fondato da un veterano della Seconda Guerra Mondiale sia piaciuta a tutti. Dopo questi momenti seri, solenni e di riflessione ci voleva un “intermezzo” di divertimento: tutti a sparare al poligono!! A pranzo siamo stati ospiti presso il ristorante Ferdinando d’Este, sede del Gruppo Storico di Hradec Králové. Mi sono proprio commossa quando, al nostro arrivo, siamo stati accolti davanti al ristorante da alcuni ragazzi in uniforme con il saluto militare in lingua tedesca e con l’offerta di pane e sale, come segno di benvenuto. Il locale - bellissimo, tappezzato di fotografie dell’arciduca Francesco Ferdinando e della sua famiglia, con marce militari austriache e valzer viennesi di sottofondo - ricordava altri tempi....quelli della monarchia austro-ungarica. Dopo il delizioso e romantico pranzo abbiamo visitato il centro della città. Al ritorno a Náchod, una parte del gruppo non stanca abbastanza si è recata a visitare un bunker in perfetto stato di conservazione sopra la collina.

Altro momento memorabile è stata la cena conviviale con il gruppo di Radek, dove è avvenuto lo scambio dei doni. Ci siamo lasciati con la speranza e la promessa di rivederci presto a Novara. Non sarà facile contraccambiare la squisita ospitalità e l’estrema gentilezza che gli amici cechi ci hanno dimostrato, svelando due qualità che nel nostro mondo occidentale abbiamo purtroppo dimenticato da tempo: l’umiltà e la semplicità.