Estratto del

REGOLAMENTO

del 16 di gennaio 1838

per


l'Esercizio e le Evoluzioni

della


FANTERIA







“…Mandiamo ed Ordiniamo agli Uffiziali Generali, ai Colonnelli o Comandanti dei Corpi, e generalmente a tutti gli Uffiziali, ed a chiunque fia spediente, di osservar strettamente, e far che in ogni sua parte sia puntualmente eseguito l’anzidetto qui annesso Regolamento per l’Esercizio e le Evoluzioni della Fanteria, poiché tale è il Voler Nostro.”







Dat. Torino il dì 16 di gennaio 1838.

  CARLO ALBERTO.

 TITOLO PRIMO



SEZIONE SECONDA

 

ART. V.

Ordinanza delle compagnie.

Disposizione degli uomini nelle medesime.



§ 78
. Ogni compagnia ¹ sarà ordinata in tre righe.

La prima riga consterà degli uomini di più alta statura.

La seconda riga, degli uomini di maggiore statura dopo quelli della prima.

La terza riga, degli uomini di minore statura.

 §79. Dall’una riga all’altra, sarà una distanza di oncie ² otto.

Tale distanza verrà misurata dallo zaino degli uomini dell’una riga, al petto degli uomini della riga seguente; oppure, qualora i soldati non abbiano lo zaino addosso, dalla schiena di quelli, al petto di questi.

§ 80. In ogni riga gli uomini verranno collocati sulla stessa linea, a pari ed accanto l’uno dell’altro; e per modo che ciascuno di essi tocchi leggermente coi propri gomiti, senza scostarli dal corpo, il gomito di quell’altro uomo, che gli sia a lato sì a destra, sì a sinistra.

§ 81. La disposizione loro in ciascuna riga sarà regolata per ordine di statura dalle due ale al centro: cosicché gli uomini di più alta statura sieno sulle ale; poi, decrescendo di mano in mano, sieno i più piccoli nel centro della riga.

§ 82. Ogni fila consterà dei tre uomini, che si troveranno posti l’uno nella prima, l’altro nella seconda, l’ultimo nella terza riga, in perfetta dirittura l’uno dietro l’altro.

Gli uomini di ogni fila, che sieno nella prima riga, saranno designati colla denominazione di capifila.

¹ L’organico delle compagnie, secondo il riordinamento del 1832, era il seguente:

1 capitano; 1 luogotenente; 1 sottotenente; 1 furiere; 2 sergenti; 1 caporale furiere; 4 caporali; 4 sottocaporali; 2 tamburini; 1 infermiere; 30 soldati d’ordinanza; 20 soldati provinciali.

² L’oncia corrisponde a circa 4,9 cm.





ART. VII.

Collocamento in ordine di battaglia degli uffiziali,

e dei bass’uffiziali delle compagnie.




§ 87. In ogni compagnia del mezzo battaglione di destra, gli uffiziali ed i bass’uffiziali, in ordinanza di battaglia, saranno collocati nell’ordine seguente:

1.    Il capitano nella prima riga, sull’ala destra della compagnia, accosto ed a destra dell’uomo di essa prima riga, che sarà sulla estremità destra della compagnia: riempirà egli così la fila vuota, che, secondo il § 65, separar debbe la propria compagnia da quell’altra, che le starà a destra.

2.    Il luogotenente, dietro la terza riga in serrafile, a due passi di distanza da tale riga, dirimpetto alla divisione delle due squadre del pelottone di destra.

3.    Il sottotenente, nella prima riga, sull’ala destra del pelottone di sinistra della compagnia, accosto pure ed a destra dell’uomo della prima riga, che sarà sull’estremità destra di tale pelottone: riempirà egli così la fila vuota, che giusta il § 75, dimezzar debbe nel centro al compagnia, e separarne i due pelottoni.

4.    Il sergente furiere, dietro la terza riga in serrafile, a due passi di distanza da tal riga, dirimpetto alla divisione delle due squadre del pelottone di sinistra.

5.    Un sergente, con la denominazione di guida di destra del pelottone di destra, in serrafile dietro la terza riga, a due passi pure di distanza da questa, e dirimpetto alla seconda fila di destra di esso pelottone.

6.    Un altro sergente, oppure un caporale, con la denominazione di guida di sinistra del pelottone di destra, in serrafile dietro la terza riga, distante di due passi da questa, e dirimpetto alla penultima fila di sinistra del pelottone ora detto.

7.    Un sergente, oppure un caporale, con la denominazione di guida di guida di destra del pelottone di sinistra, in serrafile dietro la terza riga, ed a due passi sempre di distanza da questa, dirimpetto alla seconda fila di destra dello stesso pelottone.

8.    Ad ultimo un sergente, con la denominazione di guida di sinistra del pelottone di sinistra, in serrafile dietro la terza riga, a due passi di distanza dalla medesima, di rimpetto alla penultima fila di sinistra di tale pelottone.

Esempio:

                        FFFFFFFFFFSFFFFFFFFFFC

                        FFFFFFFFFF   FFFFFFFFFF

                        FFFFFFFFFF   FFFFFFFFFF

                        S      F      C       C           S


Legenda:

C: Capitano

L: Luogotenente

S: Sottotenente

F: Furiere

S: Sergente

C: Caporale (o un sergente)

F: Soldato (o un graduato di truppa) 





 TITOLO SECONDO


Scuola del soldato




LEZIONE PRIMA.

Positura del soldato senz’armi.




§ 15. Supposta una linea retta sul suolo, l’instruttore collocherà le reclute sopra la medesima, sicché la positura loro sia naturale e sciolta e tale che

1.    I calcagni sieno entrambi sulla stessa linea, ed avvicinati l’uno all’altro, quanto, senza sforzo, comporterà la conformazione di ciascun uomo.

2.    I piedi sieno aperti bensì, ma non soverchiamente, e le punte loro ugualmente rivolte in fuori. …

3.    Sieno tese le ginocchia, ma senza violenza; acciocché né sforzata, né quindi penosa riesca la positura.

4.    Il corpo graviti ugualmente sulle anche, e sia nel suo perfetto equilibrio. …

5. Il busto sia inclinato alcun poco innanzi. …

6.    Le spalle sieno ben di fronte, ritratte, ed aperte. …

7.    Le braccia sieno distese, e pendano con naturalezza e senza alcun sforzo; i gomiti stretti al corpo; la mano distesa lungo la coscia; la palma alcun poco rivolta in fuori, le dita unite; il dito mignolo dietro, e contro la pistagna dei pantaloni. …

8.    La testa sia alta, ma senza affettazione, dritta e sciolta; lo sguardo fiso sul suolo, a quindici passi dinanzi la propria persona:

     

§ 30. L’instruttore eserciterà quindi le reclute ad inginocchiarsi, poi a rialzarsi in piede.

Per richiedere il primo di tali movimenti comanderà:

Ginòcch’ = TERR’.



§ 32. L’instruttore volendo far rialzare in piedi le reclute, loro comanderà:

Pelottone = DRITTI.



§ 35. Per tal effetto alla voce Ginòcch’, le reclute volgeranno alcun poco indentro la punta del piede sinistro.

A quella di TERR’, ritrarranno in dietro la gamba destra e poseranno il ginocchio destro in terra, (l’antibraccio sinistro e la mano si appoggino sulla coscia sinistra, il ginocchio sinistro sia perpendicolare sul calcagno, la mano ed il braccio destro sieno lungo la coscia destra) …

§ 36. E così nel rialzarsi, le reclute, alle voce di esecuzione DRITTI del comando accennato nel § 32, appoggiandosi fermamente sulla punta del piede destro, si rialzeranno in piedi …

§ 37. Dove l’instruttore voglia dispensar le reclute dall’immobilità ed attenzione per concedere loro alcun riposo, farà il comando di:

Sul posto = RIPÒS’.

§ 38. Alla voce di esecuzione RIPÒS’  i soldati avanzeranno alcun poco innanzi il piede destro. …

§ 39. Per richiamar poscia l’attenzione, e far ritornare in ordine le reclute, l’instruttore comanderà:

1.    Guard’ – a vòi.

2.    PELOTTONE.


§ 40. Al primo dei simili comandi, i soldati porgeranno nuovamente la necessaria attenzione.

A quello di PELOTTONE,  e così intendasi detto di COMPAGNIA, BATTAGLIONE, o simile che fosse fatto in luogo del medesimo, si ricollocheranno in ordine, e nella prescritta positura, e riosserveranno l’immobilità.