LEZIONE SECONDA.
 

   Voltarsi di fianco a destra, di fianco a sinistra,

e di fronte indietro.



§ 46. Per far voltare di fianco a destra, l’instruttore comanderà:

Pel fianco destro = DÈSTR’.

§ 47. L’esecuzione di tale comando consterà di un sol tempo diviso in due movimenti:

1.    Alzare alla voce DÈSTR’, la punta dei piedi, girare a destra sui calcagni quanto basti a descrivere il quarto di un circolo; e fermarsi, rimanendo col calcagno destro dinanzi, e contro l’incavo del piè sinistro.

2.    Ritrarre indietro il piè destro, ricollocandone il calcagno accanto, e sulla stessa linea del sinistro.



§ 49. Per far ritornare di fronte il soldato così volto di fianco a destra, l’instruttore comanderà:

Sinìstr’ = FRÒNT’.

§ 50. L’esecuzione di questo comando consterà similmente di un solo tempo, diviso in due movimenti:

1.      Alzare al comando FRÒNT’, la punta dei piedi; girare a sinistra sui calcagni, quanto basti a descrivere un quarto di circolo; fermarsi, e rimanere coll’incavo del piè destro dietro e contro il calcagno sinistro.

2.      Avanzare il piè destro, e ricollocarne il calcagno sulla stessa linea ed accanto del calcagno sinistro.

 

§ 52. Per richiedere che il soldato si volti di fianco a sinistra, l’instruttore comanderà pel fianco sinistro = SINÌSTR’; e quindi per farlo ritornar di fronte, comanderà dèstr’ = FRÒNT’.

§ 53. L’esecuzione del primo di essi due comandi, sarà appunto quella medesima che è stata pur ora divisata nel § 50 pel comando di

  sinìstr’ = FRÒNT’.

 E l’esecuzione del secondo sarà la stessa, che venne indicata nel § 47 pel comando di pel fianco destro = DÈSTR’.

§ 54. Addestrate le reclute a voltarsi di fianco, saranno ammaestrate a volgersi di fronte indietro.

Per chiedere il quale movimento l’instruttore comanderà:

1.    Pelottone

2.    Dietro = FRÒNT’.


 § 55. Tale comando verrà eseguito in due tempi, nel modo seguente:

1.    Alla voce Dietro, ritrarre la gamba destra indietro, sicché l’incavo del piè destro sia dietro il calcagno sinistro, e da questo distante di circa due oncie; e recar in quel mentre con vivacità la mano destra sulla giberna per tenerla salda, collocandola a questo fine così, che il dosso della mano sia appoggiato sul coperchio, la palma sia rivolta in fuori, le dita unite e distese.

2.    Alla voce FRÒNT’ alzare la punta dei piedi; girare a destra sui due calcagni quanto basti a descrivere un intero semicircolo, e ad essere volto di fronte verso quella parte appunto a cui prima si davano le spalle; fermarsi, ritrarre in dietro il piè destro ricollocandone il calcagno sulla stessa linea ed accanto del calcagno sinistro, e in quel mentre riporre la mano destra a lato della coscia destra.



 LEZIONE TERZA.

Diverse maniere di passo…


§ 60. Quattro saranno le maniere di passo:

1.    Passo di scuola, la cui lunghezza sarà di oncie sedici, misurate dall’un calcagno all’altro; e la velocità, di settantasei passi per minuto.

2.    Passo ordinario, la cui lunghezza sarà di oncie sedici; e la velocità di cento passi per minuto.

3.    Passo di carica, la cui lunghezza sarà di oncie sedici; e la velocità di cento trenta passi per minuto.

4.    Passo retrogrado, la cui lunghezza sarà di oncie undici; e la velocità, di settantasei passi per minuto.



§ 62. Il passo di scuola sarà usato ad ammaestrar le reclute nei principj del passo, ed in quelli della marcia…

§ 63. Il passo ordinario dovrà essere adoperato nel far qualunque evoluzione; nelle diverse fazioni del servizio, e generalmente in ogni marcia, o mossa che sia.

Sarà usato bensì anche nel fare strada: ma siccome in questo caso la sua andatura non debba altrimenti essere misurata, ossia in cadenza; così per differenziarlo verrà denominato passo di strada…

§ 64. Il passo di carica verrà adoperato nel caricare il nemico, e talvolta anche nelle mosse da bersaglieri.

Potrà bensì ancora essere usato nelle evoluzioni, ed in altre mosse, ognorachè la specialità dei casi richieda che le medesime vengano effettuate con una celerità maggiore di quella consueta.

§ 65. L’uso del passo retrogrado sarà ristretto ai movimenti di aprir le righe, di far retrocedere di alcuni passi una truppa schierata, di alcuni allineamenti.

 …

§ 73. …l’instruttore comanderà:

1.    Pelottone avanti = Passo di scuola.

2.    MARCHE.


§ 74. Al primo comando, il soldato farà gravitar tutto il corpo sulla gamba destra.

§ 75. Al comando di esecuzione MARCHE, spiccherà innanzi la gamba sinistra stendendola con vivacità; recherà, rasentando il suolo, il piede sinistro avanti, con la punta rivolta in fuori ed alcun poco abbassata; poserà il piede ora detto a terra per piano, sicché il calcagno riesca distante di sedici oncie dal calcagno destro; e compirà in tal guisa il primo passo, eseguendone di seguito i due tempi.

Posato a terra il piè sinistro, ed appoggiato tutto il corpo in quel mentre sul medesimo, recherà subitamente, e senza fermarsi, la gamba destra avanti, stendendola con vivacità; poserà il piè destro a terra sicché il calcagno sia pur distante di sedici oncie dal calcagno sinistro; e compirà il secondo passo, eseguendone similmente di seguito i due tempi.

E così, appoggiando ognora il corpo sul piede che poserà a terra, continuerà a camminare, col recar che di mano in mano farà innanzi, e col posar a terra l’un piede, poi l’altro senza fermarsi; avvertendo bensì di non incrocicchiare l’una gamba coll’altra, e procurando di conservar sempre la testa diretta, e le spalle di fronte.

  …

§ 77. Poiché abbiano queste camminato per alcun tratto, dove voglia fermarle, farà loro il comando indicato nel § 71 (1. pelottone. 2. ÀLT’.); e l’esecuzione di esso comando sarà tale che venne prescritta nel § 72 (Alla voce di esecuzione ÀLT’, che dovrà essere proferita nel punto in cui l’uno, o l’altro piede si trovi innanzi ed alzato, il soldato poserà a terra esso piede per compiere il passo, e recherà prestamente l’altro piede accosto a quello, riunendo i due calcagni; né quindi si muoverà altrimenti).

 LEZIONE QUARTA.

Principj del passo di scuola obbliquo.



§ 80. Per meglio insegnar i principj del passo anzidetto, l’instruttore incomincerà dal farlo eseguir scomposto per atto di scuola.

Per tal effetto, ferme essendo le reclute, loro comanderà:

1.    Pelottone avanti = Passo scomposto obbliquo a sinistr’ (oppure a destr’).

2.    MARCHE.


§ 81. Al primo comando, il soldato farà gravitar il corpo sulla gamba destra.

Alla voce MARCHE, dove si tratti d’obbliquare a sinistra, recherà con vivacità la gamba sinistra innanzi ed obbliquamente a sinistra, … posando il piede a terra alla distanza di sedici oncie dal piè destro, misurate queste dall’un calcagno all’altro: poi starà fermo.

§ 82. Al comando DUE, che quindi verrà fatto dall’instruttore, recherà il piè destro dinanzi al sinistro, posandolo a terra sicché il calcagno destro sia distante di undici oncie dal calcagno sinistro.

§ 83. Al comando UNO, fatto successivamente dall’instruttore, recherà nuovamente innanzi ed obbliquamente a sinistra, il piede sinistro a sedici oncie di distanza dal calcagno destro: poi a quello di DUE, porterà il piè destro dinanzi il sinistro ad undici oncie dal calcagno sinistro, e così continuerà a far progressivamente al ripetersi dei comandi UNO, DUE.

§ 84. Qualora l’obbliquità fosse richiesta a destra, il soldato in questo caso recherebbe, alla voce MARCHE, il piè sinistro dirittamente innanzi, alla distanza di sedici oncie, per formare il passo diretto; ed appoggiato il corpo sovra esso piede, alzerebbe in quel mentre il calcagno del piè destro, lasciandone la punta leggermente appoggiata al suolo.

§ 85. Al comando DUE, porterebbe poi innanzi il piè destro, obbliquamente a destra ed alla distanza di sedici oncie dal piede sinistro, misurata tale distanza dall’un calcagno all’altro.

Quindi, al successivo comando di UNO, recherebbe il piede sinistro dinanzi al destro, posandone il calcagno alla distanza di undici oncie,dal calcagno destro…

§ 86. Esercitate per alcun tempo ad eseguir siffattamente scomposto il passo obbliquo, le reclute verranno quindi addestrate a far il medesimo di seguito, e senza fermarsi altrimenti.

 

§ 90. Per far cessare il passo obbliquo, e richiedere la marcia col passo diretto senza fermar le reclute, l’instruttore comanderà:

 Avanti = MARCHE.



LEZIONE PRIMA

Porto e positura dell’arme alla spalla.


§ 100. Collocate prima le reclute nella precisa positura senz’armi, tale che venne prescritta nel § 19, l’instruttore, per insegnar loro il porto e la positura dell’arme alla spalla, farà piegar, a ciascuna delle medesime partitamene, la mano sinistra, sicché le unghie sieno rivolte verso la coscia: alzando poscia il fucile verticalmente, e posandone il calcio nella ora detta mano, lo porrà loro diritto ed appiombo contro la spalla sinistra, in guisa tale che la bacchetta si appoggi alla giuntura della spalla, e sia la canna volta in fuori; la parte piana esterna del calcio sia stretta colla palma della mano; il taglio esterno del calcio posi sopra la prima articolazione delle dita; il calcagno del calcio sia tra il dito medio, e l’indice, che incurvato sopra il medesimo lo stringerà; il pollice della mano sia sopra la vite del calciolo; le altre due dita sieno sotto il calcio.

…il pugno sinistro riesca sulla linea della parte anteriore delle cosce, ossia oltrepassi di circa un’oncia la pistagna dei pantaloni: …la canna sia pienamente di fronte, e l’arma, guardata in prospetto, apparisca collocata appiombo; né, camminando, possa questa essere fatta alzare, o traballare dal moto della coscia.

Il braccio e la mano destra rimarranno a lato della coscia destra nella positura additata nel § 19.

Il braccio sinistro sarà bensì alcun poco piegato, ma leggerissimamente.



Prima lezione del maneggio dell’arme.


§ 114.                                      Ripòs’ = ÀRM’.

(In due tempi e tre movimenti)

Primo tempo.

1.    Impugnare con vivacità, e rasentando il corpo colla mano destra il fucile all’impugnatura, (difetto del calcio) quanto più basso sia possibile, alzandolo in quel mentre alcun poco con la mano sinistra, senza scostarlo punto dalla spalla.

2.    Toglier via la mano sinistra dal calcio: piegar con prestezza l’antibraccio sinistro; passarlo tra il cane ed il pugno destro; stringerlo al petto e porre la mano sinistra per piano e colle dita distese sulla mammella destra, sicché il cane posi sull’antibraccio, ed il gomito sia stretto all’arma.

 Secondo tempo.

 3.    Recar con vivacità, e rasentando il corpo, la mano destra a lato della coscia destra, sostenendo l’arma con l’antibraccio sinistro, collocato nel modo ora detto.

 …

§ 119.                                      Spàll’ = ÀRM’.

(In due tempi e tre movimenti).

 Primo tempo.

1.     Recar con vivacità la mano destra all’impugnatura, ed ivi con la medesima stringere il fucile.

2.     Abbassar con subitezza la mano sinistra sul calcio, ed impugnarlo nella guisa prescritta nel § 100 per porto dell’arma.

 Secondo tempo.

3.     Ritornar la destra celermente, e rasentando il corpo, a lato della coscia destra; ed in quel mentre scendere alcun poco l’arma colla mano sinistra, sicché sia alla precisa positura dell’arma alla spalla.

§ 120.                                    Presentàt’ = ÀRM’.

(In due tempi e due movimenti).

Primo tempo.

1.   Girar alcun poco il fucile in dentro, sicché l’acciarino venga dinanzi, ed il cane tocchi il corpo, stando sempre la mano   sinistra sotto il calcio, e l’arma appiombo; con moto vivace stringere in quel mentre l’impugnatura con la mano destra.

 Secondo tempo.

2.   Portar colla destra il fucile dirimpetto all’occhio destro, rasentando il corpo;  e terminar in quell’atto di voltarlo, sicché la canna riesca indietro, e la bacchetta dinanzi; togliere nello stesso mentre la mano sinistra dal calcio, impugnar l’arma colla medesima alla terza fascetta, (cappuccina) battendo un colpo sul cintolone  (bertella); ritrarre simultaneamente il piè destro, e collocarne l’incavo contro e dietro il calcagno sinistro.

§ 121. Presentando l’arma, il soldato dovrà essere così atteggiato: il fucile appiombo; la canna rivolta al corpo e dinanzi all’occhio destro; la testa del cane dirimpetto all’anguinaglia destra, senza appoggiarsi però contro la medesima; la terza fascetta stretta nella mano sinistra, il cui pollice sarà disteso lungo la cassa; l’impugnatura stretta nella destra; i gomiti di presso al corpo; le spalle pienamente di fronte…

§ 122.                                       Spàll’ = ÀRM’.

(In due tempi e tre movimenti)

Primo tempo.

1.     Recare con la destra il fucile alla spalla sinistra, girandolo con la canna in fuori, e spingendone l’impugnatura sotto il gomito sinistro, stretto all’anca.

2.     Abbassar con vivacità la mano sinistra sul calcio ed impugnarlo con la medesima, giusta le norme prescritte pel porto dell’arma; in quel mentre avanzare il calcagno destro accosto al sinistro.

 Secondo tempo.

3.     Appoggiar ed assodar l’arma alla spalla destra, e recar quindi con rapidità la mano destra al alto della coscia destra.

§ 123.                                      Crociàt’ = ÈT’.

(In due tempi e due movimenti)

Primo tempo.

1.    Far un mezzo a destra; girare in quel mentre il fucile alcun poco in dentro con la mano sinistra, sicché l’acciarino venga dinanzi, ed il cane tocchi il corpo, stando sempre la mano ora detta sotto il calcio, e l’arma appiombo; e stringere vivacemente l’impugnatura del calcio con la mano destra.

 Secondo tempo.

2.    Senza abbandonar l’impugnatura, recar il pugno destro, ed appoggiarlo saldamente nell’incavo dell’anca destra, rialzando alcun poco il gomito; e sì facendo, abbassar con la destra il fucile nella mano sinistra, la quale, lasciato il calcio, riceverà il medesimo e lo terrà impugnato alla terza fascetta; ritrarre indietro in quel mentre la gamba destra, e collocarne l’incavo del piede dietro il calcagno sinistro, a due oncie di distanza da questo.

§ 124. In tale atteggiamento la bocca del fucile dovrà essere alta, quanto basti a rispondere all’altezza del mento; il corpo dovrà essere alcun poco inclinato innanzi e gravitar sulla gamba sinistra; il gomito sinistro, stretto al corpo.

§ 125.                                       Spàll = ÀRM’.

(In due tempi e tre movimenti).

Primo tempo.

1.    Ritornar di fronte, girando a sinistra, e ricollocando il calcagno destro accosto al sinistro; nello stesso mentre raddrizzar l’ama alla spalla sinistra, spingendone con la destra l’impugnatura sotto il gomito sinistro stretto all’anca.

2.    abbassar con prestezza e vivacità la mano sinistra sul calcio, ed impugnarlo con la medesima nella guisa indicata pel porto dell’arma.

 Secondo tempo.

3.    Appoggiar ed assodar l’arma alla spalla; poi recar subitamente, e rasentando il corpo, la mano destra a lato della coscia destra.

§ 126.                                         Piè = ÀRM’.

(In due tempi e tre movimenti).

 Primo tempo.

1.     Stendere sforzatamente il braccio sinistro; ed impugnar l’arma con la mano destra un tal poco al di sopra della terza fascetta; a livello della spalla.

2.     Recar con la mano destra, vivacemente e rasentando il corpo, il fucile appiombo lungo la coscia destra, tenendone il calcio alto due oncie da terra.

 

Secondo tempo.

 3.     Stendere il braccio destro, e posar il calcio a terra.

§ 127. Posata a terra, l’arma dovrà essere così collocata: la canna indietro, stretta fra il pollice e l’indice, distesi entrambi lungo la cassa, le altre dita della mano unite e distese, e la mano abbassata verso il suolo; la bocca della canna distante di circa un’oncia dalla spalla destra; il calcagno del calcio, di presso alla punta del piè destro; l’arma, appiombo.

§ 128. Qualora essendo il soldato coll’arma al piede, l’instruttore voglia dispensarlo dell’immobilità, e dargli alcun poco di riposo, comanderà:

Sul posto = RIPÒS’.

§ 129. Alla voce RIPÒS’, il soldato farà un tal poco avanti il piè destro; lascerà appoggiare la canna del fucile contro la spalla; e battendo con la mano destra un colpo sul cintolone, poserà in quel mentre essa mano distesa sul medesimo.

Sarà quindi dispensato dell’immobilità…

§ 130. Per richiedere poscia l’attenzione e l’immobilità, l’instruttore comanderà:

1.    Guard’ – a vòi.

2.    PELOTTONE.


§ 131. Al primo di tali comandi, il soldato darà un colpo sul cintolone colla mano per piano.

Al secondo, riaccosterà i calcagni; stringerà l’arma con la destra; si ricollocherà nella stessa positura pur ora divisata nel § 127, ed osserverà quindi l’immobilità.

§ 132.                                      Spàll’ = ÀRM’.

(In due tempi e due movimenti).

Primo tempo.

1.    Alzar di peso, e vivacemente l’arma con la mano destra; recarla, rasente al corpo, alla spalla sinistra, facendola girare sicché la canna riesca in fuori; riceverne il calcio nella mano sinistra che lo stringerà siccome fu prescritto pel porto dell’arma, ed in quel mentre far scorrere la destra lungo la canna finché il dito mignolo tocchi la molla della martellina.

 Secondo tempo.

 2.    Assodar l’arme alla spalla, e recar con prestezza la mano destra a lato della coscia destra.

 Seconda lezione del maneggio dell’arme.

Siccome il testo del presente Regolamento si riferisce al caricamento del fucile a pietra focaia, ed avendo noi a che fare con quello a percussione, questa parte viene desunta dalla “Teoria Militare esposta in compendio ad uso della Milizia Comunale” del 1848.

 FUCILE A PERCUSSIONE

Questo fucile prima si carica, indi s’innesca. Onde si farà prima Appògg’ = ÀRM’., indi Caricàt’ = ÀRM’., Escàt’ = ÀRM’., e per ultimo Spàll’ =ÀRM’.

 

Caricàt’ = ÀRM’.


Si fa scorrere la giberna lungo il fianco destro, e la si reca avanti il corpo; si prende una cartuccia e si carica l’arma.

 Escàt = ÀRM’.

Si fa risalire l’arma nella mano sinistra, recandola pressoché nella positura di Pronti, e armando il cane… Si prende un cappellozzo nuovo nella giberna, si applica al caminetto, si preme col pollice per assodarlo, si disarma il fucile premendo il grilletto, e sostenendo col pollice la testa del cane onde questi discenda pian pianamente sul cappellozzo; finalmente s’impugna l’arma e si viene a Spàll’ = ÀRM’.

 …

 

§ 137.                                Pelottone = PRÒNTI.

Positura degli uomini della prima riga.

(In due tempi e tre movimenti).

Primo tempo.

1.    Colla mano sinistra volgere il fucile in dentro sicché l’acciarino riesca dinanzi; ed in quel mentre, con moto vivace, stringere l’impugnatura con la mano destra, stando tuttora il corpo e le spalle di fronte.

2.    Recar con la mano destra il fucile dirimpetto alla metà del corpo, girandolo con la canna indietro, e sicché il cane sia dirimpetto alla cavità dello stomaco; tor via in quel mentre la mano sinistra dal calcio, ed impugnar con la medesima la terza fascetta, distendendone il pollice lungo la cassa; volgere nello stesso tempo un tal poco in dentro la punta del piè sinistro.

 Secondo tempo

3.    Ritrarre indietro la gamba destra, e posarne a terra il ginocchio…in quel mentre che il ginocchio, posar pure a terra il calcio del fucile, a circa tre oncie di distanza dal piè sinistro; sicché sia sulla stessa linea del calcagno sinistro, e l’arma sia appiombo, e dirimpetto alla coscia destra; appoggiato il calcio a terra, stringere subitamente la testa del cane col pollice ed indice ora detti; armar quindi incontanente il fucile, spingendo con forza il cane indietro, ed accompagnandolo fino alla tacca dello scatto; ed armatolo, collocare la mano destra così, che le tre ultime dita sieno dietro il cane, l’indice sia disteso lungo il fianco dell’acciarino, il pollice sia dietro e contro la martellina.

 Positura degli uomini della seconda riga.

(In due tempi e tre movimenti).


Primo tempo.

1.    Volgere con la mano sinistra il fucile alcun poco in dentro, sicché l’acciarino  venga   dinanzi;   ed  in  quel  mentre,  con  moto  vivace,stringerne l’impugnatura con la mano destra.

2.    Voltarsi pressoché interamente di fianco a destra, e collocare l’incavo del piè destro dietro il calcagno sinistro; nel voltarsi, recar con la mano destra il fucile dirimpetto alla metà del corpo, sicché il cane riesca all’altezza dello stomaco, sia l’acciarino volto in fuori, la controcartella verso il corpo, la canna indietro, la bacchetta verso la fronte della truppa; impugnar in quel mentre l’arma con la mano sinistra sotto la terza fascetta per modo, che l’indice tocchi tale fascetta, il pollice sia disteso sulla cassa, il gomito stretto all’arma; nell’atto medesimo alzare il gomito destro, e collocare la mano destra così, che il pollice sia sopra la testa del cane, l’indice sotto il guardavano, e le altre dita insieme unite e distese.

 Secondo tempo.

3.    Armare spingendo con forza il cane indietro fino alla tacca dello scatto; abbassar in quel mentre, con subitezza e vivacità, il gomito destro, serrandolo al corpo; ed armato il fucile, stringerne l’impugnatura con la mano destra.

 Positura degli uomini della terza riga.

Gli uomini della terza riga appronteranno le armi coll’eseguir che faranno gli stessi ora detti tempi e movimenti, atteggiandosi appunto come è stato poc’anzi prescritto per gli uomini della seconda riga.

 § 138.                                            PÙNT’.

Positura degli uomini della prima riga.

(In un tempo e movimento solo).


1.    Spianar il fucile con vivacità, alzandone il calcio con la destra, ed abbassandone la bocca, senza muover punto la mano sinistra dalla terza fascetta; appoggiar fermamente il calcio alla spalla destra, abbassando i gomiti senza stringerli però al corpo; allungar l’indice della mano destra, e posarlo leggermente sul grilletto, stringendo tuttora con le altre dita di essa mano l’impugnatura del calcio; chinar il capo; appoggiar la guancia destra alla guancia del calcio; chiudere l’occhio sinistro; e dirigere, per pigliar la mira, il raggio visuale dell’occhio destro lungo la canna, facendolo passare pel punto più elevato della culatta, e per la sommità del mirino, e coprendo col mirino stesso il segno cui si voglia colpire.

 Positura degli uomini della seconda riga.

Gli uomini della seconda riga, stando in piedi, spianeranno l’arma e punteranno nel modo stesso che ora venne detto per gli uomini della prima riga; ma avvertiranno di passar l’arma sulla sinistra del proprio capofila…

 Positura degli uomini della terza riga.

Gli uomini della terza riga spianeranno bensì l’arma, e punteranno siccome quelli della seconda riga, ma avvertiranno:

1.    Di portar il piede destro innanzi e di fianco, a circa sei oncie dal piè sinistro, talché la punta di esso piè destro riesca di presso alla punta del piè sinistro di quell’uomo, che loro stia a destra nella stessa riga loro;

2.    Di inclinar innanzi, ed appoggiar il corpo sulla gamba destra;

3.    Di passar l’arma, puntando, sulla destra dell’uomo che loro starà dinanzi nella seconda riga.

 § 139.                                               FÒC’.

1.    Appoggiar con forza l’indice sul grilletto, e trarlo indietro sicché l’arma scatti, e spari il colpo; né muovere punto in quel mentre il capo, chinandolo, o volgendolo altrove, e così neppur il corpo, ma anzi star fermo nella stessa positura.

 …

Fuochi diretti ed obbliqui su tre righe.

§ 230. I fuochi su tre righe saranno eseguiti dagli uomini di tutte tre le righe, ponendo quei della prima il ginocchio a terra.

Per richiedere tali fuochi l’instruttore farà i comandi seguenti:

1.    Fuochi su tre righe.

2.    Pelottone = PRÒNTI.

3.    PÙNT’.

4.    FÒC’.

5.    CARICÀT’.

 § 231. Alla voce PRÒNTI del secondo comando, i soldati appronteranno le armi, osservando ciascuno di essi, a norma della riga nella quale sarà collocato, i precetti accennati nel § 137 per gli uomini di tale riga.

§ 232. Al terzo, ed al quarto comando, i soldati punteranno, e quindi spareranno, secondo le norme prescritte, nei §§ 138 e 139, per la riga di cui saranno parte.

§ 233. Ad ultimo al quinto comando, ricaricheranno le armi e le recheranno alla spalla…