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ANNO
XI NUMERO
1
NOVARA MARZO 2005
La
Gazzetta del Parco
ASSOCIAZIONE
AMICI DEL PARCO DELLA BATTAGLIA
A
UN ANNO DAL DECENNALE
Nella
chiusa dell’articolo con cui esattamente un anno fa ricordavamo i dieci anni
dalla costituzione del Gruppo Storico e dell’Associazione (insomma, il nostro
decimo compleanno!), si rimandava ai successivi numeri di questo foglietto
informativo riflessioni, idee, considerazioni sull’anniversario. Bene, visto
che per un motivo o per l’altro nelle scorse edizioni non ne abbiamo trattato,
lo facciamo adesso, a un anno dalla ricorrenza.
Più di
dieci anni di attività è già un buon lasso di tempo, sicuramente sufficiente
per giudicare i risultati raggiunti. La valutazione su questo periodo va
sdoppiata: da un lato si deve vedere quanto degli scopi sociali è stato
raggiunto e, dall’altro, quanto di concreto è stato realizzato. Ovvero: quanto
siamo riusciti a fare per i luoghi della Battaglia e quanto per la promozione
della memoria degli eventi del marzo 1849 (e ciò che ad essi è collegato).
Per quanto
concerne quest’ultimo aspetto, crediamo non ci siano difficoltà di misurazione.
Abbiamo pubblicato o contribuito a pubblicare una ventina di pubblicazioni,
quasi due all’anno (prima i quaderni del Comitato, poi le opere per il 150°,
quindi le ristampe dei quaderni esauriti, per proseguire con libri e volumetti
specifici); abbiamo organizzato manifestazioni rievocative ad ogni ricorrenza
della Battaglia dal 1995 a oggi, trasformando questo momento in un appuntamento
fisso di ricordo e riscoperta del Risorgimento, ormai conosciuto anche al di
fuori del Novarese; abbiamo realizzato, in collaborazione con altre realtà
culturali, spettacoli, mostre, convegni e conferenze; abbiamo prodotto medaglie
e oggetti commemorativi; il Gruppo Storico è una realtà ben equipaggiata, nota
nel suo specifico settore in tutta Italia, dove porta i nostri valori e la
nostra Storia.
Diverso è
il discorso sulla tutela e valorizzazione dei luoghi. Di interventi e di sforzi
ne sono stati fatti tanti - anche le colonne di questo notiziario ne sono uno
specchio - ma i risultati raggiunti sono più difficilmente misurabili. Certo,
abbiamo ottenuto che la tangenziale venisse costruita in galleria o in trincea,
salvaguardando almeno in parte il territorio; abbiamo, insieme a privati e al
Quartiere Sud-est, impedito che si realizzasse un parcheggio di Tir sui terreni
teatro dei combattimenti più cruenti; abbiamo impedito che si realizzasse un
“cimitero-parco” fuori luogo e senza senso; abbiamo difeso la parte centrale
del Parco, quella interessante storicamente e ambientalmente, da ipotesi di
grandi opere edilizie (nuovo ospedale ed esigenze connesse).
Non siamo
però riusciti a far redigere un piano paesistico per il Parco (il che vuol dire
che il Parco, di fatto, non c’è: esiste solo un vincolo); non siamo riusciti a
far apporre una cartellonistica appropriata; non siamo riusciti a salvare
alcune storiche cascine (Luogo Nobile, Legoratta, Balda, S. Marta), abbattute
senza misericordia e quasi con soddisfazione, senza risparmiare (e non sarebbe
costato nulla!) neanche piccole ma importanti testimonianze (la croce fatta con
pallottole sul muro della cascina Balda, vicino all’Ossario); non siamo
riusciti a ridimensionare il fenomeno degli orti, diventati qualcosa di simile
a giardinetti con ville (del tutto abusive, però!); non siamo ancora riusciti a
dar vita ad un museo, per il quale stiamo trovando tanti ostacoli sulla nostra
strada.
L’impressione
è che in più di dieci anni abbiamo dato tanto fastidio, pur non essendoci mai
comportati come estremisti intransigenti. Noi abbiamo sempre compreso gli
interessi legittimi di chi ha proprietà nella zona del Parco e siamo sempre
stati aperti al dialogo e al compromesso. Forse qualcuno non ha compreso,
invece, che il vincolo imposto nel 1992 dalla Regione Piemonte può trasformarsi
in elemento positivo per il territorio, solo che si modifichi l’ottica,
passando da uno sfruttamento puro e semplice dei terreni (agricolo o edilizio)
ad un loro uso ragionato, considerando le antiche cascine come una ricchezza e
non come residui del passato da lasciar deperire e poi distruggere.
Un
bilancio con luci e ombre, dunque, che ci obbliga ad aumentare il nostro
impegno: cosa che potrà avvenire solo grazie all’apporto e al sostegno dei
nostri soci, che speriamo di veder aumentare sempre più. In ogni caso, questi
dieci anni di vita ci hanno mostrato che oltre a qualche “nemico” (che certo
non ci siamo andati a cercare), abbiamo numerosi amici, alcuni da tempo al
nostro fianco, altri che lo sono potenzialmente, in attesa di esserlo
concretamente: la ricerca dell’unione con altre realtà come noi interessate a
valori al di sopra del tempo e del mero tornaconto può costituire la nostra
forza e sarà l’obiettivo per il prossimo futuro.
NOVARA
RISORGIMENTALE 2005
Come negli
ultimi anni, le iniziative a ricordo del marzo 1849 trovano la loro cornice nel
progetto ormai noto come “Novara Risorgimentale”, sostenuto e pubblicizzato
dall’Agenzia di Promozione Turistica della provincia di Novara, che ha raccolto
anche i contributi di Regione, Comune, Provincia e Camera di Commercio.
Quest’anno torna la rievocazione della Battaglia, che dovrebbe diventare una
costante degli anni dispari, mentre negli anni pari - come concordato nel
recente passato - si terranno altri generi di manifestazioni di ricostruzione
storica.
IL
PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE
Mostra
sui luoghi della Battaglia
Ad
aprire le manifestazioni di “Novara Risorgimentale 2005” sarà - sabato 19
marzo, alle ore 11,00
- l’inaugurazione della mostra sui luoghi e gli edifici protagonisti
della battaglia, dal titolo: “I luoghi della Battaglia. Cascine ed edifici
che devono vivere”. La mostra, composta da una decina di pannelli, sarà
ospitata presso la Saletta conferenze di Palazzo Vochieri (Biblioteca
Civica), in corso Cavallotti 6, e rimarrà aperta fino a sabato 2 aprile
secondo gli orari della biblioteca e degli uffici comunali.
L’esposizione sarà incentrata particolarmente sulle fotografie di luoghi ed
edifici: immagini che non hanno la pretesa di essere belle, ma di documentare;
il tutto con l’obiettivo di far comprendere quale patrimonio di cultura, di
memorie e di storia stiamo rischiando di perdere (e in parte abbiamo già
perso). I testi, che si è cercato di limitare all’indispensabile, propongono
una lettura delle costruzioni rurali, viste nel contesto che le ha originate.
Le didascalie delle foto aggiungono qualche informazione di carattere
storiografico.
Cartoline
Per
quest’anno è stato deciso di proporre una sola cartolina, senza annullo
filatelico speciale. Si tratta della riproduzione di una bellissima cartolina
reggimentale dei
primi del ’900 dedicata al 3° Reggimento della Brigata Piemonte, uno dei
reparti più impegnati nella battaglia, decorato della medaglia d’argento al
valor militare. L’originale, ovviamente, proviene dalla raccolta inesauribile
del socio Franco Guerra. La tiratura è di alcune centinaia di copie. Un
timbro, comunque sarà impresso su ciascuna cartolina: si tratta della fedele
ricostruzione del timbro reggimentale, in uso nel periodo delle guerre
d’Indipendenza. Non si dimentichi, infatti, che il nostro Gruppo Storico porta
proprio le uniformi del 3° Reggimento della Brigata Piemonte ed ha quindi avuto
l’opportunità di riprodurne anche il timbro. Chi volesse, naturalmente, potrà
far annullare la cartolina presso gli uffici postali.
I soci
in regola con la quota 2005 godono del diritto di prelazione e dello sconto sul
prezzo di vendita (che sarà piuttosto “popolare”): possono prenotare le cartoline
telefonando al tesoriere Giuseppe Console (0321.432077) o, in sua assenza, al
vice presidente Livio Migliorini (0321.431600).
Presentazione
del libro “Culp da canòn e... puesii”
Martedì
22 marzo, alle ore 17,30, sempre presso la Saletta conferenze di Palazzo Vochieri (corso
Cavallotti 6), si terrà la presentazione del libro di poesie dialettali
novaresi (con traduzione italiana a fronte) Culp da canòn e... puesii
(1849 Battaglia della Bicocca), realizzato a cura dell’Associazione
Culturale Novarese Cenacolo Dialettale, con il contributo della nostra
Associazione. Si tratta di una raccolta di tante poesie in dialetto novarese
aventi come soggetto la Battaglia, composte dai nostri poeti novaresi. Ognuno,
naturalmente, ha dato il proprio taglio, secondo la sua sensibilità e la sua
ispirazione: ne è risultata un’opera che fa riflettere e che si legge con
piacere, impreziosita da belle fotografie. L’idea e la cura spettano al socio Abele
Lino Antonione, mentre le immagini sono di Antonio e Vanni Vallino.
La
pubblicazione sarà inviata gratuitamente a tutti i soci in regola con la quota
associativa.
Presentazione
del volume “La prima guerra d’indipendenza vista da un soldato”
Mercoledì
23 marzo, al
termine della cerimonia presso il Sacrario-Ossario e dopo gli interventi
ufficiali (ore 11,00 circa) avrà luogo la presentazione del volume La
prima guerra d’indipendenza vista da un soldato. Le lettere del biellese Pietro
Antonio Boggio Bertinet. Si tratta di qualcosa di unico: la
pubblicazione di quella che fino ad ora è la sola testimonianza esistente di
un soldato semplice relativa alle vicende della 1ª guerra d’Indipendenza.
Si conoscono epistolari e memorie di ufficiali, ma non di uomini di truppa:
Pietro Antonio Boggio Bertinet, originario di Oriomosso in valle Cervo, sa
leggere e scrivere e si tiene in contatto con i parenti, descrivendo con
abbondanza di interessanti particolari tutto ciò che vede o gli accade nel
periodo che va dal 26 marzo 1848 al 15 marzo 1849. Sono trenta lettere ricche
di informazioni, proposte attraverso una lettura degli avvenimenti effettuata
dal basso che le rende di grande presa. Boggio Bertinet, dopo la campagna nel
Lombardo-Veneto, è di stanza nel Novarese con il suo 4° Reggimento fanteria
della Brigata Piemonte e trova la morte proprio nella battaglia del 23 marzo.
Il volume - composto da una introduzione, alcune informazioni sul personaggio,
la sua famiglia e i suoi luoghi di provenienza, una descrizione
dell’epistolario, la trascrizione delle lettere, commentate e annotate, con lo
sfondo degli avvenimenti politico-militari - è il frutto della collaborazione
tra Orazio Boggio Marzet, proprietario dei documenti e discendente
diretto del soldato, Mario Ercole Villa, esperto delle vicende della
campagna del 1848, e Paolo Cirri. La pubblicazione è pure frutto di
collaborazione tra la nostra Associazione e l’Associazione “Amici del
santuario di San Giovanni” di Campiglia Cervo.
Il
libro, ricco di illustrazioni, è edito da Interlinea e sarà distribuito gratuitamente ai
soci in regola con l’iscrizione.
Serata
al Teatro Coccia
Sempre
mercoledì 23 marzo, alle ore 21,00, al Teatro Coccia si terrà una serata a ingresso
gratuito in cui verrà proiettato in anteprima il documentario di Vanni
Vallino Un principe e una città. Carlo Alberto e Novara, cui
farà seguito un concerto di musiche ottocentesche e risorgimentali
eseguito dall’Ensemble Isabella Leonarda. È un appuntamento di
notevole rilievo e di grande qualità cui contiamo partecipino tutti i nostri
soci. Il documentario di Vallino analizza in circa mezz’ora il rapporto
speciale tra Carlo Alberto e Novara, dai moti del 1821 all’abdicazione del
1849, facendone una lettura attraverso brani inediti e le riprese di alcuni
significativi monumenti ottocenteschi, effettuate con l’uso di strumentazione
tecnica d’avanguardia. Non mancano scene di ricostruzione storica, cui ha dato
il proprio contributo il nostro Gruppo “23 marzo 1849”. Immagini
bellissime, che difficilmente sarà possibile rivedere: il documentario,
infatti, verrà proposto sui canali specializzati nella didattica e nella
storiografia. Altrettanto rari da ascoltare i brani che saranno interpretati
dall’Ensemble Isabella Leonarda, gruppo nato a Novara e composto da una
quindicina di giovani e bravissimi strumentisti, versati specialmente nella
musica del periodo barocco e ottocentesco. Una serata che merita di essere
vissuta.
Conferenza
sul dialetto novarese dell’’800
Venerdì
1° aprile, alle ore
21,00 ancora presso la Saletta conferenze di Palazzo Vochieri (corso
Cavallotti 6), si terrà una conferenza dal titolo “Il dialetto novarese
nell’’800 e il problema delle parlate locali nel Risorgimento”. Relatore
sarà il Dott. Gianfranco Pavesi, membro dell’Academia dal rison,
studioso del dialetto novarese nelle sue caratteristiche e origini. Lo spunto è
dato dal libro delle poesie sulla battaglia e dalla constatazione del ruolo
ricoperto dalle parlate locali a metà ’800: l’italiano era poco diffuso tra le
masse popolari, che invece utilizzavano per comunicare il loro proprio
dialetto. Un dialetto certamente diverso da quello di oggi e che poneva non
pochi problemi nei rapporti tra persone (e soldati) provenienti dalle più
diverse località d’Italia. Lo scopo è proporre una chiacchierata in cui
emergano dati e curiosità in grado di far passare una piacevole serata e di
arricchire il nostro bagaglio culturale.
Rievocazione
storica della Battaglia
Date le
festività pasquali e gli impegni dei gruppi storici è stato necessario
posticipare la rievocazione storica della Battaglia a domenica 3 aprile. Saranno
presenti anche quest’anno, come nell’ultima edizione del 2003, gli amici
provenienti dalla Repubblica Ceca, che saranno particolarmente seguiti
dalla Associazione Gemellaggi. I gruppi cechi saranno a Novara da
giovedì 31 marzo ed effettueranno visite in diverse realtà produttive della
zona. Sabato 2 aprile pomeriggio visiteranno alcuni monumenti ed il castello di
Novara. Sarà quindi possibile vederli in giro nelle loro caratteristiche
uniformi asburgiche.
La
rievocazione si terrà (tempo permettendo, ovviamente) su di un grande prato nei
pressi della cascina Boriola (sede della Società Ippica Novarese). Per raggiungere il
luogo bisogna prendere via XXIII marzo in direzione Mortara, attraversare il
ponte sopra la tangenziale e svoltare subito a destra sulla strada del Mago,
quindi, dopo poche decine di metri, svoltare a sinistra sulla strada sterrata
(ma sufficientemente larga) detta proprio della Boriola: quasi arrivati alla
cascina si prende sulla sinistra uno stradino che costeggia due ville e porta
al campo dove dalla mattina saranno allestiti gli accampamenti e si
svolgeranno gli addestramenti per la battaglia che avrà luogo
alle 15,30.
Pagina in fase di allestimento
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